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Un'altra storia vera di persone diverse? Piuttosto il racconto rapsodico di un'avventura esistenziale irripetibile, tra disillusioni, divertimenti e divagazioni (deliri?). Strana è la protagonista, una ragazza con un cervello molto speciale (dalla nascita), che vede poco, non sa leggere né camminare da sola, ma inventa frasi surreali e conia parole (come l'autobiografica Filololò del titolo) e sa a memoria centinaia di brani musicali. Il mondo di Alessia è un mondo a parte, per molti versi indecifrabile, e si intreccia con le nostre vite tessendo trame e traiettorie mai scontate, spiazzanti e spericolate. Due voci, quelle della madre e del padre, fanno canto e controcanto (ora intimo, ora quasi filosofico) alla storia straordinaria di Filololò che rema nell'aria, forse perché la sua rotta viaggia qualche chilometro sopra i percorsi quotidiani. Un libro un po' matto, poetico e surreale, sulla storia di una signorina dolce e sghemba. Per tutti quelli che restano convinti che si legge con il cuore e si aprono all'interpretazione di una voce misteriosa.